AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE - Archiviati
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Prevenzione della Corruzione
A seguito della confluenza dei contenuti del PTTI all’interno del PTPCT, a decorrere dal primo aggiornamento ordinario del 31 gennaio 2018, salvo eventuali modifiche anticipate proposte dal RPCT, i PTPC regionali dovranno contenere l’apposita sezione in cui sono indicati i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del d.lgs. 33/2013, come previsto dall’art. 10, comma 1 del medesimo decreto, come sostituito dal d.lgs. 97/2016.
- Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 - Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la trasparenza delle Istituzioni Scolastiche della Regione Lombardia 2023-2025
- Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 - L'attuale Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale: Dott.ssa Luciana Volta.
- La figura del Responsabile della Trasparenza è stata unificata con quella del Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
- Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012 - Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per l'anno 2023
- Link al sito del MIM, Trasparenza, Anticorruzione
- Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012 - Atti adottati dall'ANAC:
- Delibera n. 1310 del 28 Dicembre 2016 - Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016 - (link esterno)
- Delibera 430 del 13 Aprile 2016 - Linee guida sull’applicazione alle istituzioni scolastiche delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - (link esterno)
- Delibera n. 241 dell'8 Marzo 2017 - Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016. - (link esterno)
- Delibera numero 382 del 12 aprile 2017 - Sospensione dell’efficacia della delibera n. 241/2017 limitatamente alle indicazioni relative all’applicazione dell’art. 14 co. 1 lett. c) ed f) del d.lgs. 33/2013 per tutti i dirigenti pubblici, compresi quelli del SSN. - (link esterno)
- Delibera n. 203 del 17 maggio 2023 - Attestazioni OIV, o strutture con funzioni analoghe, sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 30 giugno 2023 e attività di vigilanza dell’Autorità
Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 - Non risultano atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 a carico di questa istituzione scolastica.
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)
Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT) è il Direttore Generale di Usr Lombardia dott.ssa Luciana Volta.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) è una persona fisica, individuata dagli organi di governo delle amministrazioni pubbliche e dai soggetti tenuti alle norme in materia di prevenzione della corruzione, titolare di compiti stabiliti dalla legge e dalle indicazioni programmatiche dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), a cui viene affidato il compito di gestire, coordinare e vigilare sulle “misure” di prevenzione del rischio corruttivo, con capacità proprie di intervento, anche sanzionatorio, allo scopo di garantire un modello di tutela anticipata in grado di ridurre i fenomeni di cattiva amministrazione.
Con il Decreto n. 325 del 26 maggio 2017, il MIUR ha incaricato i Direttori Generali degli uffici scolastici regionali quali Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle scuole: nel testo l’amministrazione centrale indica l’individuazione “quali Responsabili della Prevenzione della Corruzione, per tutte le istituzioni scolastiche statali di rispettiva competenza territoriale, i Direttori Generali degli Uffici Scolastici regionali, o, laddove previsti, i Coordinatori regionali”.
Il responsabile della prevenzione e corruzione dell’Istituto comprensivo è il Direttore Generale di tutti gli Uffici Scolastici regionali della Lombardia, colui il quale è tenuto al rispetto delle misure di prevenzione del rischio corruttivo anche servendosi di sanzioni disciplinari e amministrative.
Whistleblower
Procedure e modalità per le segnalazioni di illecito.
Cosa è il whistleblowing?
È una misura per la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, di cui all’articolo 54-bis del decreto legislativo 165/2001, menzionata nel Piano Nazionale Anticorruzione e ripresa dal Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione della Lombardia agg. 04 aprile 2023 (punto 5.3)
Si applica anche al mondo scolastico?
Sì. Con la Delibera n. 416/2016, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha individuato nel Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale il Responsabile della prevenzione della corruzione per le istituzioni scolastiche, cui vanno inviate le segnalazioni di fatti che configurano ipotesi di corruzione, limitatamente alle scuole.
Come funziona?
Docenti, personale ATA, Dirigenti scolastici o altri pubblici dipendenti che abbiano assistito a illeciti o ne siano venuti a conoscenza in relazione allo svolgimento della propria attività lavorativa possono inviare la segnalazione.
A tal fine, l’USR per la Lombardia si è dotato di apposita applicazione informatica, che garantisce la tutela della riservatezza dell’ identità del segnalante mediante apposito protocollo di crittografia utilizzato per le segnalazioni che pervengono tramite piattaforma informatica.
In ogni caso è garantita, da parte dell’Amministrazione ricevente, la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge.
Cosa non rientra nel whistleblower?
Fatti e situazioni non conosciuti direttamente, ma riferiti da terzi.
Segnalazioni di rilevanza penale, già all’attenzione dell’Autorità giudiziaria.
Segnalazioni non provenienti da docenti, personale ATA, dirigenti scolastici o comunque pubblici dipendenti.
Segnalazioni generiche e poco circostanziate.
Segnalazioni di fatti ed episodi che non abbiamo a che fare con la corruzione.